giovedì 28 ottobre 2010

Cronache di un volantinaggio

Ancora credo di non aver preso le misure tra la teoria e la realtà. La mente a volte viaggia più veloce delle mani: perciò a volte ci si trova in difficoltà a mettere in pratica quello che si è pensato. Ma forse è proprio questo il fascino di un'idea.
E allora eccomi qui, con un pacco di volantini tra le mani e una circoscrizione da scoprire. Sono due anni ormai che vivo a Sant'Ermete, ma la direzione che quotidianamente prendo è quella verso il centro città. Questa volta invece giro a sinistra. Direzione Putignano. Per ora mi tengo nei paraggi. Poi seguiranno Ospedaletto, Riglione, Oratoio. Ancora, invece, mancano Le Rene e Coltano. Luoghi che fino ad ora avevo semplicemente sentito nominare, senza averne mai fatto parte, se non marginalmente.
Come una bambina alla scoperta del mondo, trovo ad ogni passo una novità: una cascina recuperata, un passaggio a livello, un altro cavalcavia. E poi colori, odori e storie che si intrecciano. Il postino che saluta, un uomo di colore che parlando del progetto ringrazia e saluta con affetto, un ragazzo rasta che parla di fotografie; la fiorista che racconta che tra poco chiuderà -eh la crisi...-, la signora di un negozio barocco che recupera e inventa accessori stravaganti. Il barbiere che si stupisce di veder entrare nella sala una ragazza, e una signora che si lamenta dei suoi acciacchi. Uno spaccato di vita, dolce e triste come solo l'esistenza più vera sa essere. Una ragnatela di persone che compongono un quadro unico nel suo genere.
E mi ritrovo a sorridere, con ancora qualche volantino in mano, grata di affacciarmi -seppur per poco- in queste vite, in questi quartieri. Ognuno di essi rivela un mondo, e allora sento con forza il senso di questo progetto: stringere la mano al proprio vicino, mischiare i colori, uscire dal proprio guscio, incontrarsi... Perchè è l'incontro che completa, perchè è la socialità che ci definisce come individui.
Torno a casa: mi sembra diversa. Non è cambiata lei, ma la mia percezione del contesto in cui si trova. Tassello di un puzzle più grande, di cui a volte ci dimentichiamo perfino dell'esistenza. E allora capisco l'importanza di rispolverare la curiosità della scoperta: a volte per trovare doni preziosi basta voltare l'angolo e alzare gli occhi da terra.

Elena Gasparri

2 commenti:

  1. Non sei ancora andata a Le Rene e Coltano?
    Ti sei persa la parte bellissima della zona, ma recupererai presto.
    Saluti

    Paolo (tipografia Comune di Pisa)

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  2. è proprio vero: ogni posto è diverso a seconda di come è la nostra percezione su di esso! imparare a guardarlo da altre prospettive è una sfida...ma anche un arricchimento continuo!

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